Antica Caffetteria, Virtuale. Café Noir. Angolo dei pensieri senza tempo.
Sogno d'amore
L’unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l’amore;
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
(Henry Miller)
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
(Henry Miller)
Lentamente muore
Lentamente muore...
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
Anonimo
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
Anonimo
Mary Shelley
mary_shelley_author_frankenstein
Mary Shelly ha voluto precisare che nel suo romanzo:
ha cercato di non limitarsi ad un puro e semplice intreccio di vicende terrificanti di ordine soprannaturale, rifuggendo così dall'Horror fine a se stesso
per quanto inammissibile sul piano dei puri accadimenti fisici, con quest'opera ha voluto offrire all'immaginazione un punto di vista per la rappresentazione delle passioni umane più complesse
la struttura narrativa conferitale è del tutto innovativa
nell'ideazione del libro sono stati tenuti presenti importanti modelli letterari: Omero (Iliade), Shakespeare ( LaTempesta, Sogno di una notte di mezza estate), John Milton (Il paradiso perduto)
il romanzo ha una portata morale, dei sentimenti talmente profondi riferiti anche alla dolcezza degli affetti domestici, proprio per contrastare la Letteratura a Lei contemporanea.
IL LIBRO PERDUTO
Il libro perduto.
Dalla finestra sento i rumori del vento,
il brivido del freddo e il gocciolare della pioggia.
Sul muro legato alla sua catena,
un vecchio orologio.
Sopra la mensola di legno scuro,
un bicchiere di thè su un piattino di porcellana.
Sparpagliati, stropicciati,
antichi libri con pagine ingiallite,
Accanto un paio di occhiali per leggere.
Illuminati da una tenue luce,
questi pochi oggetti sembrano brillare,
Di un tempo che mai più potrà tornare.
Flaviana Mannu Floris
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Mannu Flaviana.
un libro perduto diventa molto più intrigante,
perché vive nell'unica dimensione
in cui un’opera può essere perfetta:quella dell’immaginazione.
E anche se oggi siamo quasi incapaci di credere all'eventualità di una perdita di quanto viene scritto e conservato con i mezzi offerti dalla tecnologia moderna, dobbiamo avere... l’umiltà di ammettere che la letteratura non è necessariamente destinata a sopravvivere. Ma, nonostante questo, un’opera non perde il suo senso o il suo significato: “Ogni vita umana produce un’eco, provoca un cambiamento e influenza il nostro modo di pensare e sentire anche dopo la morte della persona specifica, e lo stesso vale anche per la nostra cultura”.
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