Antica Caffetteria, Virtuale. Café Noir. Angolo dei pensieri senza tempo.
Senza tempo
Talvolta
si può vivere per anni senza vivere affatto, e poi tutta la vita si affolla in
un’ora soltanto.
-
Oscar Wilde -
Arcobaleno
lasciami, oh lasciami immergere l'anima nei colori;
lasciami ingoiare il tramonto e bere l'arcobaleno.
(Khalil Gibran)
Piccolo angolo
La scrittura per me è un tentativo disperato di preservare la memoria.
I ricordi, nel tempo, strappano dentro di noi l'abito della nostra personalità, e rischiamo di rimanere laceri, scoperti.
Isabel Allende
I ricordi, nel tempo, strappano dentro di noi l'abito della nostra personalità, e rischiamo di rimanere laceri, scoperti.
Isabel Allende
AMICA TARTARUGA ( Brevissimo racconto per bimbi )
Amica tartaruga
Un tempo, in un luogo in mezzo ai prati verdi, vivevano belle e grandi tartarughe, libere nel loro ambiente naturale.
Una di queste grandi tartarughe andò in una piccola casa, dove vivevano quattro bimbi, tre femminucce e un maschietto.
Un giorno, la tartaruga richiamò l'attenzione dei Bambini, facendo un gran rumore alla porta con la sua dura corazza.
Un giorno, la tartaruga richiamò l'attenzione dei Bambini, facendo un gran rumore alla porta con la sua dura corazza.
I bimbi tutti allegri uscirono nel cortile, affascinati e sorpresi da questo animale che non avevano mai visto così da vicino, e pensando avesse fame ma non sapendo cosa mangiasse, le diedero un po' di prosciutto cotto.
Da quel dì puntuale ogni mattina, andava a trovare i suoi piccoli amici.
Li svegliava sempre con un gran baccano, sbattendo come sempre la sua corazza alla porta, finché non aprivano.
Così loro felici di avere come amica una grande tartaruga, ogni giorno tutti insieme facevano colazione.
I bimbi con le loro grandi scodelle di latte e i biscotti fatti in casa, ma sul tavolo in disparte non poteva mai mancare, un piccolo piattino con del prosciutto cotto per l'amica tartaruga, che lenta e tranquilla mangiava le foglie di lattuga con contorno di piccoli fiori gialli, ma ogni tanto allungava il collo per chiedere ai bimbi il prosciutto cotto, che preferiva di gran lunga.
Solo dopo averne mangiato una buona porzione, sazia e dondolante, andava via a scorrazzare per i campi.
I bimbi la salutavano con salti di gioia, sapendo che sarebbe tornata a trovarli anche l'indomani.
F.M.F
Li svegliava sempre con un gran baccano, sbattendo come sempre la sua corazza alla porta, finché non aprivano.
Così loro felici di avere come amica una grande tartaruga, ogni giorno tutti insieme facevano colazione.
I bimbi con le loro grandi scodelle di latte e i biscotti fatti in casa, ma sul tavolo in disparte non poteva mai mancare, un piccolo piattino con del prosciutto cotto per l'amica tartaruga, che lenta e tranquilla mangiava le foglie di lattuga con contorno di piccoli fiori gialli, ma ogni tanto allungava il collo per chiedere ai bimbi il prosciutto cotto, che preferiva di gran lunga.
Solo dopo averne mangiato una buona porzione, sazia e dondolante, andava via a scorrazzare per i campi.
I bimbi la salutavano con salti di gioia, sapendo che sarebbe tornata a trovarli anche l'indomani.
F.M.F
MARIA SIBYLLA MERIAN
Francoforte
sul Meno, 2 aprile 1647 - Amsterdam, 13 gennaio 1717 è stata naturalista e
pittrice tedesca.
Sibylla inizia a studiare gli
insetti, raccoglie bruchi che porta nel suo laboratorio; nutrendoli e
osservandone i comportamenti, scopre come essi nascano dalle uova, che si
racchiudono in un bozzolo dal quale escono trasformati in bellissime farfalle.
Disegna vari insetti, bruchi e
farfalle nel diverso periodo del loro sviluppo, insieme con le piante sulle
quali si situano abitualmente e delle quali si nutrono.
Questa raccolta di disegni forma la
base dei suoi primi due libri: il primo viene edito nel 1675 con il titolo
(Nuovo libro di fiori) – una seconda edizione, in due volumi, esce
nel 1680 e comprende 36 tavole di incisioni colorate di fiori con una
particolare cura di dettagli.
Il suo secondo libro,(La
meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori), un
testo innovativo dove illustra gli stadi di sviluppo di 176 specie di farfalle
e delle piante dei cui fiori esse si nutrono.
Su
ciascuna tavola Maria Sibylla riporta le sue osservazioni sulla vita di ogni
insetto, con la descrizione del processo di trasformazione. Specialista anche
nella pittura di nature morte, dà un particolare e prevalente valore alle
immagini.
Nel
Suriname.
Si
interessa anche alle proprietà medicinali delle piante.
Dipinge
anche ananas, manioca, patate dolci, alberi dell'olio, papaia, e molte altre
specie di frutti tipici della regione, insieme con animali come iguane,
serpenti, lucertole, rane, coccodrilli, ripromettendosi di rappresentarli
insieme alle consuete immagini di piante e insetti.
Nel 1705
esce ad Amsterdam la Metamorfosi degli insetti del Suriname, venne definita
"l'opera più bella mai dipinta in America".
I
suoi disegni sono tuttora considerati dei capolavori e sono ricercati dai
collezionisti di tutto il mondo.
Piccolo angolo dei pensieri senza tempo
Ogni volta che lo riterrai opportuno, accendi un sogno e lascialo bruciare in te. William Shakespeare
Crescere
Tanta voglia di crescere per poi accorgersi
che rimanere bambini è la cosa più bella che ci sia.
(Peter Pan)
Non Innamorarti
Non innamorarti di una donna che legge
Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza....
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
di Martha Rivera Garrido
Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza....
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
di Martha Rivera Garrido
Sogno d'amore
L’unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l’amore;
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
(Henry Miller)
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
(Henry Miller)
Lentamente muore
Lentamente muore...
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
Anonimo
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
Anonimo
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